Nel 2008 la produzione si sposta nel cuore degli Appennini Centrali, in un luogo incantato alle pendici del Monte Nerone in provincia di Pesaro-Urbino.
La birra Volpina che abbiamo degustato - formato 0,33 l - è stata acquistata in un grande ipermercato di Torino al prezzo assolutamente ragionevole di 3,50 euro. Lo stile birrario di riferimento è "Bitter & English Pale Ale" con lieviti ad alta fermentazione. Il colore è un bel aranciato molto scuro con riflessi marrone-rossastri. La gradazione alcolica di 6,5 % vol. è ben equilibrata dagli aromi e dal gusto e sale in bocca calda e avvolgente solo nel finale. La schiuma è bianca, di grana fine e poco persistente. Al naso è un po' fiacca. Tuttavia si sentono in prevalenza note maltate, di miele e caramello. Ci sembra di percepire un accenno piuttosto timido di frutta secca. In bocca si percepiscono subito sapori di spezie non meglio identificate, genziana, malto e miele. L'amarognolo del luppolo è la cosa che ci è piaciuta di più. Ben dosato, si presenta soprattutto nell finale, rimanendo piacevolmente e garbatamente persistente in bocca. Se avete bevuto la birra Volpina e avete notato delle preoccupanti somiglianze con la Biere du Moulin Ambrata e con la birra Headbanger Soft Ale, non preoccupatevi, è la prova che qualcosa ci capite in fatto di birre! Sono infatti la stessa e identica cosa. Cambia l'etichetta ma la birra è la stessa. Tirando le somme, in un ipotetica scala da 0 a 5, il nostro personale giudizio sulla birra Volpina è di due stelle e mezza, ossia più che sufficiente.
Giudizio complessivo:
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