La birra GNP è prodotta dal microbirrificio valdostano Les Bières du Grand St. Bernard, situato a Etroubles, tranquilla e caratteristica località nella Valle del Gran San Bernardo, poco lontana da Aosta. Il logo scelto per rappresentare commercialmente l'azienda, simile ad un quadrifoglio, è in realtà il risultato della sovrapposizione di due simboli di infinito. Spiegano i due giovani titolari che è un modo per porre al centro del loro lavoro, lo sforzo per mantenere in equilibrio due universi, sempre più spesso in conflitto, quello della natura e quello dell'uomo.
La birra è - secondo loro - un punto di equilibrio tra questi due universi, se prodotta in modo naturale e nel rispetto dell'ambiente. Ma venendo alla birra GNP, il nome è ovviamente una contrazione della parola Genepy, che suggerisce in modo evidente sia la tipologia birraria quanto la sua caratteristica saliente. E' infatti una birra appartenente alla grande famiglia delle Ale Belghe e Francesi e più nello specifico alle Belgian Specialty Ale ed è aromatizzata con la pianta di Artemisia Genepy, la stessa che si utilizza per produrre il famoso liquore alpino. Si tratta di una produzione la cui disponibilità segue il ciclo di crescita e di raccolta dell'Artemisia
Genepy, con la quale è aromatizzata. La birra viene, infatti, prodotta in estate
subito dopo la raccolta della pianta ed è disponibile nei mesi
successivi fino ad esaurimento.
Vengono utilizzati lieviti di alta fermentazione e più precisamente la qualità Perle coltivata in Germania. Il malto impiegato è di tipo Pilsner anch'esso tedesco, mentre gli zuccheri aggiunti sono del tipo candito chiaro. Veniamo all'analisi sensoriale della GNP. Alla vista si presenta di un bel giallo dorato piuttosto limpido. La schiuma è bianchissima, di media persistenza e di grana fine. Come ci aspettavamo leggendo gli ingredienti, al naso le note dominanti sono caratterizzate dall'erbaceo intenso, quasi officinale, del Genepy. Successivamente ci sembra di percepire qualche vago sentore di frutta gialla. Al palato la fanno da padroni i sentori erbacei, i malti e il sapore di miele di arance. Il finale è tutto di Genepy con un gradevole amaro di una certa persistenza. In bocca la frizzantezza solletica piacevolmente il palato. Da rilevare una certa piattezza olfattiva e una certa invadenza del Genepy, nel complesso la birra è piuttosto gradevole e ci sembra ragionevole, come giudizio complessivo, attribuire due stelle.
Abbinamenti suggeriti:
Una birra, che a fronte dei suoi volumi alcolici, circa 8,0 % vol. e delle sue note dominanti liquorose, si
apprezza con formaggi erborinati e stagionati e soprattutto nel dopocena.
Le altre birre del microbirrificio Les Bières du Grand St. Bernard.
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Giudizio complessivo:
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