E da allora, caso più unico che raro, sono ancora gli eredi del fondatore, a tenere saldamente le redini del birrificio e ad essere i depositari delle preziose ricette. Nel corso dei decenni la Brasserie de Bocq ha sfornato birre ad alta fermentazione rifermentate in bottiglia, dalle interessanti caratteristiche che sono diventate dei classici nel mondo. Su tutte, basti citare la Gauloise e la Blanche de Namur.
La S. Etienne riporta sull'etichetta la dicitura "birra d'abbazia", ambrata doppio malto. Diciamo che lo stile di riferimento è il "Belgian Strong Ale".
Alla vista è gradevolissima: di un bel color ambra-mielato. La schiuma è di grana fine, estremamente compatta e persistente. La carbonazione
Al naso è una sinfonia di profumi di fiori di campo: lavanda e mimosa su tutti, avvolti nel dolce del caramello. In bocca le attese innescate dall'aroma trovano piena soddisfazione. Si inizia con un piacevole dolce caramellato e ancora tanti fiori. Se si chiudono gli occhi durante la degustazione, si ha l'impressione di essere coricati in un profumato campo di fiori a maggio inoltrato. Anche qui la lavanda e la mimosa prevalgono su tutti e accarezzano piacevolmente il palato. Si avvertono anche sentori di arancia e d frutta candita che preparano l'arrivo di un finale erbaceo. L'amaricatura dei luppoli è molto sobria, contenuta ed estremamente gradevole. La persistenza è prolungata, delicata e piacevolissima. Come si sarà capito, la St. Etienne ci ha soddisfatto sotto molti punti di vista. Ci sarebbe piaciuta una persistenza in bocca ancora più lunga e un pizzico - ma proprio solo un pizzico - di amaro in più nel finale. Merita ampiamente tre stelle e probabilmente qualcosa di più. Vale la pena segnalare il prezzo. 0,75 litri di birra St. Etienne costano circa 5,70 euro all'ipermercato. La cosa dovrebbe far riflettere molti microbirrifici italiani, che vendono mediocri produzioni a 13,00 euro.
Abbinamenti Gastronomici:
Proponiamo un abbinamento un po' bizzarro ma che abbiamo provato personalmente e ci piaciuto molto. In generale si può dire che può accompagnare magnificamente primi piatti al ragù di carne e secondi dal sapore intenso come grigliate miste di carne. Dicevamo del nostro personalissimo e insolito accostamento. Bene, l'abbiamo assaporata mangiando un ottimo piatto della tradizione gastronomica indonesiana, il Nasi Goreng, che alla lettera significa riso fritto. Si tratta di riso insaporito con tantissime verdurine tagliate molto sottili e arricchite da un delizioso e piccantissimo bouquet di spezie orientali: curry, pepe, cumino e peperoncino rosso.
Giudizio complessivo:
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