Il microbirrificio Karma nasce ad Alvignano in provincia di Caserta, dalla profonda passione di Mario Cipriano per la birra artigianale di qualità, che dopo un lungo apprendistato come homebrewer dilettante, nel 2007 ha deciso di condividere con gli altri mortali, le sue creazioni brassicole. Inizia così un percorso di ricerca di prodotti e spezie del territorio per arricchire le sue birre di profumi e sapori mediterranei, come le bucce d'arancia, il limone campano, le mele annurca, il mosto di vino ... Le birre prodotte mantengono inalterate le loro qualità nutrizionali e aromatiche, in quanto non filtrate, né pastorizzate, come si può notare dai caratteristici sedimenti che si depositano sul fondo della bottiglia.
Una curiosità semantica è data dall'origine del nome del microbirrificio, che deriva dalle prime due lettere del nome del titolare e mastro birraio Mario "MA" e della moglie Carmela "KAR" sua fedele collaboratrice. La birra che andiamo a degustare si ispira ad uno stile glorioso e dalla storia molto risalente nel tempo, quando le flotte di Sua Maestà facevano la spola dalla madrepatria, la Gran Bretagna, alle Indie, ossia le sterminate colonie ad oriente dell'Europa. Portavano nelle proprie stive ingenti carichi di birra prodotta nel Regno Unito, che per riuscire ad affrontare indenne, questi lunghissimi ed estremi viaggi per mare, veniva caricata significativamente di luppolo, che come già allora ben si sapeva è un ottimo conservante naturale. Il risultato era una birra più scura e molto più amara, che ha dato origine ad uno stile birrario originalissimo e apprezzato: l'Indian Pale Ale. La Carminia appartiene a questa famiglia. Gli ingredienti peculiari utilizzati nella ricetta sono: acqua, malto d'orzo, luppoli, lieviti e zucchero di canna del circuito equo e solidale. Il tasso alcolico è di 4,6% vol. La
bottiglia provata è stata acquistata via internet da un noto beershop
romano al prezzo, tutt'altro che competitivo di 12,00 euro per una bottiglia da 0,75 l. I lieviti utilizzati operano ad alta fermentazione. Dotata di colore ambrato con riflessi rossastri, non particolarmente limpida. La schiuma è scarsa, cremosa, compatta e con una discreta persistenza nel bicchiere. Gli aromi che si sviluppano nel naso, piuttosto tenui ma gradevoli e variegati, sono riconducibili in prima istanza ad agrumi, per lasciare il posto quasi subito, a sentori di frutta gialla ed esotica. In bocca si percepisce subito il caramello e subito dopo le notte fruttate già anticipate dall'aroma, quali confettura di albicocca e arancia. Sul finale la scena ha come protagonista i luppoli amaricanti di impronta statunitense, con un intenso e piacevole amaro, che permane ostinatamente in bocca e in gola. La Carminia è caratterizzata da un corpo medio, sicuramente morbida in bocca e nel complesso gradevole. Ci è parso di percepire al naso qualche nota fuori posto, forse è sfuggito di mano il pieno controllo sugli lieviti impiegati.
Abbinamenti gastronomici - Birra che dà il meglio di sé con piatti dal sapore leggero. Noi l'abbiamo gustata con un insalatina di seppioline, polpetti e cozze conditi con olio extravergine d'oliva e succo di limone sfusato di Amalfi e con un'orata all'"acqua pazza".
Le altre birre del microbirrificio Karma.
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Giudizio complessivo:
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