Dude - Bad Attitude

La Dude, una birra, un nome, una storia. Lanciata nel marzo dello scorso anno, dal blasonato Birrificio Ticinese. Proposta sul mercato - anche quello italiano - rigorosamente in lattina. Le divertenti illustrazioni, tipo cartoon, che si notano subito sulla lattina sono state realizzate dal virtuoso disegnatore americano Bill Green. Come del resto sono state disegnate dallo stesso artista anche quelle della birra Rudolph, di cui abbiamo già parlato in un precedente post e la maggior parte delle etichette di Bad Attitude. Superfluo ricordare che il progetto grafico e comunicativo, nonché il nome stesso, si ispirano allo storico film, che lanciò nell'olimpo del cinema hollywoodiano, i fratelli, John ed Ethan Coen, "Il grande Lebowski".
Dude - un ispiratissimo Jeff Bridges - era il personaggio principale sul quale ruotava tutta la trama del film. Il successo della pellicola e ovviamente del suo personaggio principale diede origine persino ad una corrente pseudo-religiosa - The Church of the Latter-Day Dude - i cui seguaci - si stima più di 160.000 - si ispirerebbero agli pseudo-insegnamenti che emergono dal film. L'adagio ricorrente è quello di prendere la vita come viene, con una certa leggerezza: una sorta di taoismo in salsa pop a stelle e strisce.

Ma torniamo alla Dude del Bad Attitude. Si tratta di una birra ad alta fermentazione di circa 7,5 % vol. alcolici ma dal corpo esile, in cui la luppolatura è piuttosto rimarcata ma pur sempre gradevole. La divertente "etichetta" e lo stesso sito internet, parlano scherzosamente di una "quasi double IPA". Diciamo semplicemente che appartiene allo stile "Indian Pale Ale". La marcata luppolatura è stata realizzata con i pregiati luppoli californiani Chinook, Centennial e Simcoe, sia durante la bollitura che nella fase successiva in dry hopping, conferendogli quei caratteristici sentori erbacei e citrici e quel tratto intensamente amaro (90,7 IBU).

All'esame visivo emerge un bel colore ambrato piuttosto intenso. La schiuma è giallo tenue, copiosa, di grana fine e di media persistenza nel bicchiere. Al naso è piuttosto gradevole con un discreto bouquet di aromi, in cui emergono, l'arancia rossa, l'ananas e la pesca su tutti. Si percepiscono anche sentori di caramello. In bocca non mantiene le promesse di gusto che si potevano presupporre a fronte dell'esame olfattivo.

In bocca, infatti, non offre mirabolanti sensazioni. Emergono sicuramente il caramello e il sapore di biscotto che ci ricorda una maltatura corretta e gradevole. I sentori di frutta percepiti da subito all'olfatto, in bocca si trasformano se non proprio in difetto, sicuramente in nota stonata, con un sapore di frutta tropicale eccessivamente matura, che per fortuna viene smorzato dall'intenso sapore di amaro che si difonde piacevolmente in tutta la bocca. La persistenza in bocca è davvero minima mentre il retrogusto è monopolizzato da un ulteriore e piacevole sentore di luppoli, di digestivo alle erbe e di fieno.

Ci saremmo aspettati una maggiore consistenza in termini di corpo, in ragione dello stile e della gradazione alcolica. Che dire? Sicuramente è una birra molto beverina, che va giù liscia liscia, tuttavia, ha una struttura troppo esile in cui eccedono i sentori di frutta matura. L'avremmo voluta meno dolce e più citrica, insomma più complessa. Per queste ragioni riteniamo che la valutazione di una stella e mezza costituisca una buona sintesi del risultato della nostra analisi sensoriale.

Abbinamenti Gastronomici:
Considerate le caratteristiche di facile beva di questa birra, la consigliamo per un dopocena divertente con un buon hamburger di manzo italiano con un contorno di patatine fritte molto speziate.
Le altre birre del Birrificio Ticinese (Bad Attitude).

Giudizio complessivo: 

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